di claudiomarzari [user #36879] - pubblicato il 18 maggio 2014 ore 12:23
A volte bisogna raccoglierlo con entrambe le mani, tutto il coraggio di cui si dispone e prepararsi al fuoco di sbarramento successivo alle proprie affermazioni. E' l'antica e mai risolta quaestio del suono e del feeling che ciascuno di noi matura con i suoi strumenti. Ci dividiamo un po' in partiti, noi innamorati cotti delle nostre chitarre (es. fenderiani vs. gibsoniani), impegnati in dispute senza speranza di soluzione o di verdetto finale. Al di la della diversa scalatura spesso il nocciolo della disputa consiste, alla fine, nel suono e in quella reazione gastrica che l'uno o l'altro stumento è in grado di scatenare nelle nostre frattaglie. Giustamente un amico liutaio mi ricordava, tempo addietro, che molteplici sono i fattori all'origine di questo o quel suono e che lo stesso strumento, in mani diverse, suonerà pure diversamente. Ma quanto è lecito agire in corpore vili su d'uno strumento di alto lignaggio alla ricerca di quel suono che abbiamo in mente? Esiste il reato di lesa maestà nel campo della liuteria? Sappiamo p.es. che in ambiente violinistico ci sono fior di concertisti che aprono frequentemente gioielli di alta schiatta (Amati, Stradivari ecc.) trafficando con anima e catena alla ricerca del suono e del volume (e la frequenza delle operazioni fa venire i brividi a chi considera i prodotti di liuteria opere d'arte, licenziate dagli autori e consegnate al mondo, quindi sacre, inviolabili. Eppure ho avuto l'idea, in tempi non lontani, di acquistare una P.R.S. top 10, incantato dalla raffinatezza liuteristica (da sola vale il prezzo dell'oggetto), dalla suonabilità, dall'approccio educato e gentile che lo strumento immediatamente ha avviato con le mie mani. Le caratteristiche appena descritte non hanno trovato però adeguato riscontro nell'appagamento sonoro. In particolare le risposte del bridge PU mi risultano eccessivamente nasali e quindi sgradevoli in rapporto al mio gusto musicale. Avrei una mezza idea di intervenire con la sostituzione del PU in favore di un Seymour Duncan 59 trembucker (un vero usignolo). Rischio, amici accordiani, la condanna per Lesa Maestà? /Claudio Marzari