Per noi accordiani il paragone calza a pennello, sfido chiunque ad affermare di non aver in mente la chitarra ideale, quella non ancora presente in alcun catalogo, la chitarra che solo la nostra mente mirabile per creatività potrebbe dare al mondo per lo stupore generale (siamo nel mondo della fantasia e tutto è lecito). Resta inteso che ogni musicista si interessi di tecnica costruttiva e che proprio questo lo stringa allo strumento d'elezione con sentimenti di consanguineità.

Dopo questa doverosa premessa in odor di banalità vengo al quesito che rivolgo agli esperti Accordiani: sorpreso e affacinato da alcuni filmati YouTube sulla tecnica dello swirling per la verniciatura del body mi piacerebbe averne chiarimenti nella mia lingua madre (un mortificante italiano) e in particolare sulla preparazione del body, sulla natura del bagno e dei colori disciolti. La mia gratitudine sarà palpabile. Promesso.


Risponde Pietro Paolo Falco: lo swirl è un procedimento di verniciatura che consiste nell'immergere la chitarra in una tinozza piena d'acqua e vernice. La densità differente della vernice e dell'acqua (a cui solitamente è aggiunto del borace per aumentarla ulteriormente) fa sì che il colore resti tutto in superficie. Una volta mescolato lo strato di vernice delicatamente per creare delle figurazioni a piacimento, si immerge lentamente la chitarra, intorno alla quale la vernice si appiccicherà come un guanto. Con la chitarra completamente immersa, si procede a rimuovere i residui di colore dal pelo dell'acqua e poi si tira fuori lo strumento.
Per un risultato ideale, la chitarra dovrà essere bianca, in caso contrario i colori potrebbero "fondersi" con quello dello strumento sortendo effetti inaspettati.
Un processo simile è usato nel bricolage casalingo, soprattutto nel periodo delle feste per ravvivare oggettini e decorazioni natalizie, ed è chiamato "marmorizzazione".
Esistono vernici specifiche per praticare lo swirl. Per approfondire il procedimento e conoscere i materiali necessari, puoi seguire questo tutorial pubblicato qualche tempo fa qui su Accordo.