di claudiomarzari [user #36879] - pubblicato il 17 gennaio 2014 ore 17:21:42
Era sul finir degli anni '50 che l'occupazione mia preferita era compiere il pellegrinaggio completo ai negozi d'articoli musicale della città (la passione vuole i suoi riti!). Sebbene fossimo nella seconda metà del decennio le Strato ancora non si vedevano nelle vetrine ricolme di fisarmoniche, ocarine, scacciapensieri e chitarre di liuteria italiana (Carmelo Catania su tutti) e le prime GiEmmeI, fabbricate in Jugoslavia e importate da Oliviero Pigini che le italianizzava col bollino Castelfidardo. Ugualmente era però possibile imbattersi in buoni prodotti, per lo meno appetibili all'aspetto, che evocavano lo stile U.S.A., strumenti Hollow Body elettrificati con piastre a doppio pick-up e regolazioni integrate: erano le Framus di quegli anni, irraggiungibili per lo studente squattrinato che avrebbe commesso un crimine per un singolo MB da avvitare al neck. Chi legge capirà la mia sorpresa nel vedere nel catalogo on-line di un noto cyberstore tedesco una riedizione moderna di quegli strumenti e proposti ad un prezzo più che abbordabile (appena sotto i mille euro). Considerata la tentazione di rivalsa sulla miseria dell'adolescenza mi chiedo e chiedo, agli accordiani di lungo corso se, secondo loro, sotto- sotto non vi sia una cineseria deludente con una componentistica da quattro soldi.