Premetto che suono la chitarra da quasi otto anni. Non è tantissimo, ma in questo lasso di tempo, come tutti i chitarristi del resto, ho ricercato il mio plettro ideale con le giuste proporzioni tra dimensione, spessore e bel suono all'attacco sulla corda.
Sono partito dai più tradizionali plettri a goccia in nylon spessi un millimetro, che avevano durate pressoché inesistenti, per passare poi ai Dunlop in derlin da due millimetri, quelli usati da Malmsteen per intenderci, che reputo tutt'ora degli ottimi plettri, e arrivare a usare i famosissimi Jazz III, usati dai più famosi chitarristi di tutto il mondo, vedi Petrucci, Eric Johnson, Bonamassa e molti altri.
Sembravano davvero i plettri perfetti, con un attacco poco plasticoso sulla corda, una bella dimensione e un buono spessore, che consentiva anche di eseguire uno strumming leggero.
Poco più di un anno fa, però, fortuna vuole che vada a casa di un mio amico, anch'egli chitarrista ma con qualche anno di esperienza in più di me, che durante una suonata mi fa provare un Essetipicks Ziriyab. Avevo gia sentito parlare del marchio, usato da molti chitarristi italiani presenti nella scena televisiva nazionale, nomi a caso come Luca Colombo e Massimo Varini.
Prendendo in mano il plettro, faccio un po' fatica a prenderci subito confidenza, in effetti non capita tutti i giorni di suonare con un plettro di tre millimetri e mezzo, ma mi intestardisco e cerco di farmelo amico. Contentissimo, posso anche portarmi a casa il plettro, regalatomi. Portato via con me, tengo lo sguardo fisso sul plettro dal quale rimango molto colpito, oltre che per lo spessore, per l'estetica molto accattivante.
Usandolo giorno dopo giorno capisco quanto sia ergonomico e resistente. I due lati smussati consentono il perfetto contatto con la corda e il kevlar, materiale con cui peraltro vengono costruiti i giubbotti anti-proiettili, è praticamente indistruttibile.
Dal pomeriggio in cui lo ho preso in mano non ho più cambiato idea, era il plettro giusto, fino a quando scopro che Steve Tommasi aveva in preparazione un nuovo modello di plettro stampato, con un uno spessore maggiore e diversa forma da quella dello Ziriyab, chiamato S@ponetta.
Me ne sono innamorato fin dalle prime immagini delle bozze a computer postate sul web, ho aspettato mesi e mesi, e finalmente qualche giorno fa ho letto che il plettro è ufficialmente disponibile alla vendita. Non ci penso due volte, devo assolutamente comprarlo. Scrivo direttamente a Steve, il quale mi risponde rapido e con estrema gentilezza. Ordino tre S@ponetta: due in kevlar, rispettivamente da cinque e otto millimetri, e l'altra il derlin, da cinque millimetri.
Tempo di confermagli l'effettuazione del pagamento e lui è già in posta a spedirmi i plettri. Puntualità unica.
Appena un giorno dopo arriva il postino con la busta timbrata Essetipicks. Contentissimo vado subito a spacchettarli per poi sedermi qualche ora a gustarmeli per bene.
Provo per primo quello da otto millimetri, del quale ero un po' scettico. A primo impatto mi sembra davvero enorme, così decido di optare per il cinque millimetri, che mi sembra davvero fantastico. Però non posso abbandonare così il fratello da otto, e allora mi decido di prenderlo e usarlo a più non posso.
A fine giornata, dopo un intenso uso, penso di poterne già trarre le conclusioni. L'otto millimetri, seppur di gran spessore, è quello giusto, ti permette di arpeggiare con estrema facilità e si comporta ancora meglio sulla pennata alternata, in cui si è avvantaggiati dalle dimensioni generose che limitano significativamente lo spazio tra plettro e corde, facendo così risparmiare tempo e movimenti con la mano destra.
Non so cosa altro aggiugere, oltre a dire che questo tipo di plettro facilita davvero il modo di suonare proprio grazie allo spessore.
Fossi in voi, al posto che spendere anche solo un euro a plettro e cambiarlo tutte le settimane, spenderei qualcosa in più per un oggetto che però mi dura una vita e soprattutto mi aiuta a suonare meglio!