Ci lamentavamo quando sul mercato dominavano i rack da casa e sui palchi i suoni con le code. Oggi c'è stata imposta l'assenza della banda di potenza e il taglio musicale che c'impone un'ascolto e una conseguente produzione fatta di medi,elaborati in mille modi ma comunque ,sempre, medi;della scala musicale,del velluto,del tocco e dell'espressività strumentale rimane solo l'immaginario. Come mai si è arrivati a tanto?E' colpa dell'industria ,degli operatori musicali asserviti alle logiche di mercato o all'assenza di tecnologie adeguate. Scartiamo le tecnologie perchè anche se non forniscono un suono perfetto,ormai da decenni vi si avvicinano. Rimangono gli operatori musicali ed industriali in un balletto teso a mordersi la coda. Molti musicisti accettano di buon grado la situazione che consente di presentarsi al pubblico con poca fatica fidando sul nome conquistato come "scriba ad incensar potenti" senza tener conto dell'importanza contenuto/forma dei liguaggi musicali,qualora vi siano,nella comunicazione in un settore che virtualmente dovrebbe abbracciare antropologicamente tutto il genere umano. D'altro canto il maestro,quello vero, quando c'è bisognerebbe riconoscerlo come un dono di Dio,accettarlo e permettergli di operare al meglio. Coloro che sanno hanno il dovere di imporre all'industria la qualità affichè l'audio consenta che il messaggio arrivi al meglio ;la mia quarantennale esperienza m'insegna che quando si da una cosa buona alla gente,questa assicura successo e profitto come lo ha concesso ai giocattoli Apple. Figuriamoci cosa farebbe per ascoltare al meglio la terribile intensità espressiva di un violoncello con le sue elongazioni strumentali,ecc.
Agli amici artisti(da Anarchia Cristiana)
sul rigo melodie in fiamme musica ormai polvere combusta dalla brama al vento le nere effimere riporta i tuoi slanci esplosivi al bello il canto laude universale sgorgherà
Francesco Maglione
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