di FBASS [user #22255] - pubblicato il 19 febbraio 2013 ore 00:10
A seguito del mio diario sulla Epiphone di Epi Stathopoulo, liutaio greco, ove ho inserito dei video con lo strumento in questione come protagonista, vi voglio ora parlare dello stesso strumento che merita ampiamente un mio diario, visto che è molto amato anche da qualche nostro musicista. Il bouzouki attuale ( in greco μπουζούκι) è per la cronaca uno strumento musicale, appartenente alla famiglia dei cordofoni, dotato di 4 corde doppie, cioè tetracordo, le cui origini risalgono ad uno strumento molto più antico chiamato panduro ( non per niente in Ucraina ed in Bulgaria vi è come strumento etnico, di cui ne ho già parlato, una versione più vicina alla cetra, ma con la prima parte dotata di manico, chiamato Bandura, forse le origini sono le stesse ). Breve parentesi storica delle origini : se ne fanno risalire le stesse allo "Impero Romano D'Oriente", ove esisteva il suo antenato che veniva chiamato ταμπουρά cioè ta(m)bourás ( per me le lettere dell'alfabeto greco sono un rompicapo notevole, anche se Neapolis è stata fondata dai Greci ed il suo secondo nome "Partenope" era quello di una leggendaria "Sirena Greca" che venne a morire sulle nostre coste presso l'isolotto di Megaride, ove ora esiste il "Castel dell'Ovo" ). Anzi il nome della località ove ne fu trovato il corpo , che è l'attuale Chiatamone, altro non è che la traduzione in "Lingua Napoletana" di Platamon, che significava in greco "Rupe scavata da Grotte" oppure letteralmente "Grotte dei Venti". La zona, per farvi capire, è l'odierna Santa Lucia , lì vi erano le "Grotte degli Spagari" dette così perchè utilizzate per "cordare la canapa", usate poi come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale e dove morirono molta gente durante le incursioni delle "Fortezze Volanti" alleate, i B 29 ( anzi è storia tragica di quei giorni, che il 28 aprile 1943 i "Liberator", in una sola incursione, provocarono in quella zona 111 morti e 88 feriti, con il crollo dell’albergo Russia al Borgo Santa Lucia, consiglio ai miei concittadini di leggere un libro di Aldo Stefanile intitolato "I Cento Bombardamenti di Napoli" ). Napoli poi, fino alla conquista da parte di Ruggero il Normanno avvenuta nel 1137, non cruenta ma tramite un accordo con il duca Sergio, fu un Ducato satellite dell'Esarcato di Ravenna e fin dai tempi dello "Stratega" Belisario inviato dall'imperatore Giustiniano nel 536 ( ma la città oppose resistenza per cadere però sotto il dominio dei Goti nel 542 ) e di Narsete che invece la conquistò nel 553, mentre tutti i dintorni furono dominati dai "Duchi Longobardi", Benevento in testa :
Dopo questa breve parentesi storica e fuori tema, ritornando allo strumento, si sa che in seguito alla caduta dell'Impero Bizantino, con la conquista degli Ottomani avvenuta nel 1453, questi ultimi lo adottano nella loro musica e l'odierno strumento turco Tambur è praticamente identico al greco Panduris Ma ecco la struttura del Bouzouki così come lo conosciamo adesso :
Il fondo è a doghe cioè bombato come quello del mandolino napoletano ( che è anche un suo parente stretto ), e possiede quattro ( oppure tre ) "cori di doppie corde", di cui i due più alti sono solitamente coppie di cantini, mentre le corde basse sono accordate a coppie di ottave e le accordature usuali sono RE-LA-FA-DO ( per il tetráchordo ) e RE-LA-RE ( invece per il tríchordo, notizie prese su internet e su Wikipedia); il manico poi possiede 26 tasti.ed è costruito in legno di ebano e spesso è decorato con bellissimi segnatasti intarsiati in madreperla, mentre la tavola armonica è costruita in legno di abete a forma di goccia ( come il mandolino ) e la sua parte superiore è quasi sempre decorata con un battipenna in madreperla. Le doghe sono in palissandro e noce e quante più ve ne sono impiegate, più lo strumento aumenta di pregio e di qualità sonora ( esse variano da 20 a 60 nei più pregiati ). Detto questo è meglio farvelo ascoltare, specialmente nell'uso che se ne fa nella danza greca per eccellenza, cioè quella conosciuta da noi come "Sirtaki", ed anche dei video di una brava artista canora greca, che si fa accompagnare spesso nelle sue interpretazioni da questo strumento, la grande cantante Nana Mouskuri , sia da sola che con Demis Roussos, poi infine la versione celtica dello stesso strumento: