di FBASS [user #22255] - pubblicato il 02 febbraio 2013 ore 11:48
Dopo due argomenti "seriosi" relativi a nostalgia da ricordi ed a un grande del sax soprano in SIb dimenticato ( tengo a precisare il fatto che Sidney Bechet suonasse il sax soprano in SIb poichè sono stato contestato, il sopranino in verità è un altro tipo di sax ed è in MIb, c'è anche un altro tipo denominato sopranissimo ed è in SIb, molto più acuto ), voglio proporvi ora un argomento più "faceto" ma legato storicamente all'era "BEAT" ( c'è anche quì un po' d'amaro in bocca perchè comunque alcuni di loro di cui ho inserito uno o più video, cioè Wess, Rocky Roberts, Bobby Farrell e Freddie Mercury, oltre a Gino Bramieri, ci hanno lasciato ). Nel 1969, dopo il successo di "Crimson and Clover" eseguita da un gruppo a nome "Tommy James & The Shondells", in cui si ascoltava una chitarra con l'uso esasperato del "tremolo", ne uscì la cover in italiano eseguita da un gruppo R&B i cui componenti erano inizialmente 9, di cui 4 erano però inglesi ed uno era francese ( ma d'italiani c'erano il batterista triestino Euro Cristiani, che sostituì Nigel Pegrum, il sassofonista Claudio Pascoli ed il torinese Guido Guglielminetti al basso, sostituito nel 1970, dopo una tournè in Libano, dal romano Eugenio Sartini, e l'altro torinese Umberto Tozzi alla chitarra ). "Patrick Samson Set" si chiamavano ed il brano era "Soli Si Muore" su etichetta Carosello, però avevano partecipato già al Cantagiro del 1967 con un'altro successo, "Sono un uomo" cover di "Im a man" dei "The Spencer Davis Group", inciso su etichetta Fonit Cetra. E' doveroso precisare da parte mia che il loro nome era inizialmente "Patrick Samson & Les Pheniciens" quando vennero in Italia, intorno al 1965, portati da un impresario sull'onda dei successi francesi ( si erano anche esibiti all'Olympia nel 1965 ). Il loro leader, che aveva dato in entrambi i casi parzialmente il nome al gruppo, era il cantante Patrick Samson ( un nome d'arte poichè il suo vero nome è Sulaimi Khoury, nato a Beirut in Libano il 17 giugno del 1946), che, dopo il trasferimento in Francia della famiglia nel 1961 ( il padre era un gestore di night club e discoteche), con il fratello Sussu, chitarrista solista, nel 1963 fondò il già citato primo gruppo dei "Patrick Samson & Les Pheniciens". Attualmente, lui, tra alti e bassi ed il trasferimento in Puglia, a Siponto frazione di Manfredonia in provincia di Foggia, nel 1976 scritturato da un impresario pugliese ( ove conobbe anche l'attuale moglie Anna dalla quale ha avuto tre figli ), è ancora in attività come insegnante di scuole medie a Foggia, ma ogni tanto continua ad esibirsi in qualche serata, memore del fatto di aver partecipato anche a programmi di "Revival" come "Bandiera Gialla", "Una Rotonda sul Mare" ed "I Migliori Anni". Personalmente me lo ricordo a Sessa Aurunca, storica città in provincia di Caserta ove nacque mia madre, nell'estate del 1972 ove fu uno degli ospiti d'onore, unsieme al suo gruppo, intervenendo ad una festa di piazza locale con il palco realizzato proprio alle spalle della palazzina ove abitavano i miei nonni materni, insieme anche al gruppo di "Wess and the Airedales" ed altri che non ricordo più. Ma di Wesley Johnson, in arte semplicemente Wess ( nato a Winston, North Carolina, il 13 agosto 1945 e morto a Winston il 21 settembre 2009), ricordo anche che venne ad una nostra prova, portato dal fratello del tastierista che faceva il camerire nella NATO a Bagnoli, lui che era stato il bassista di Rocky Robertes quando quest'ultimo si esibiva con "The Airedales" negli anni 60's ( c'era spesso anche una bellissima cantante di colore, Lola Falana ) e che era un cantante statunitense naturalizzato italiano. Ma bando alle ciance ed eccoli entrambi, Patrick Samson e Wess, più la magnifica Lola Falana con Rocky Roberts, poi con Mina e a seguire con Adriano Celentano:
Voglio però aprire ora una parentesi triste a ricordo di quanti dei cantanti e gruppi di allora non ci sono più