di FBASS [user #22255] - pubblicato il 08 luglio 2012 ore 11:57
"Signore è stata una svista, abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista. Signore se lanci uno strale, sbaglia mira per favore, non farmi del male". Così diceva, nel suo brano "Il Chitarrista", Ivan Graziani, menzionando il "suo mazzo di carte truccate". Nato a Teramo il 6 ottobre 1945, frequentò il Corso di Grafica ad Ascoli Piceno e l'Accademia di Belle Arti, Sezione Pittura, ad Urbino. Passiamo al musicista:
Ivan Graziani incominciò a suonare in un gruppo abruzzese, "Nino Dale and his Modernists" ( era stata la voce solista in un loro brano, "E adesso te ne puoi andar", lato B di un loro 45 giri ), ma tutti ricordano il CD postumo del 2004 ( lui era morto di tumore al colon il 1 gennaio 1997 a 51 anni, nella sua Novafeltria ), intitolato "Firenze-Lugano no Stop", che ho comperato non appena uscì. Ma fu la sua immagine con la Epiphone EA 250 rossa con "Frequensator", vista in un negozio di libri ( lui ne aveva anche scritto uno "Arcipelago Chieti" sul suo anno di vita militare, nel 1971 ) a farmi ritornare a suonare la chitarra nel 1981, poi le sue magnifiche "Agnese", "Firenze Canzone Triste" e "Lugano Addio" sono rimaste il simbolo della mia rinascita spirituale, dopo un periodo un po' buio seguito a grossi problemi familiari ( separazione e successivo divorzio), e non solo, specialmente proprio il succitato brano "Il Chitarrista", vedi il quarto video sottostante ( vi sono anche inserite le fotografie dei miti della categoria dei chitarristi, a prescindere dalla nazionalità, età, genere musicale e colore della pelle). Poi la Sede Centrale del mio Ufficio era a Viale Spartaco Lavagnini, Fortezza da Basso, Firenze:
"Te lo giuro in ginocchio qui in mezzo alla pista, te lo giuro sulla Fender, io non l’ho fatto apposta!". Poi basta "Tagliare la testa al gallo se ti becca nella schiena", ma di quel male tremendo "Il Carcinoma del Colon-Retto" sono morti anche i miei 2 amici più fidati, Michele Gallo, ferroviere e tastierista-cantante, nonchè attore/macchiettista comico ( vinse anche una puntata televisiva della "Corrida di Corrado" ), conosciuto a Villastellone ( Torino), quello che mi convinse a ritornare nella famiglia dei musicisti, e Rocchino La Monea, mio collaboratore di Brindisi di Montagna ( Potenza), sempre disponibile a seguirmi negli interventi lavorativi, anche se avevano solo qualche anno in più ed il secondo ha lottato strenuamente, con più interventi chirurgici eseguiti a Milano; anche Michele fu operato e solo pochi giorni prima di andarsene mi telefonò per poterci incontrare ( avevamo avuto occasione di suonare anche ultimamente, alcune volte, dopo i rispettivi trasferimenti dal Nord, ad Angri e Nocera Inferiore ). Seppi della sua scomparsa il giorno della sepoltura, mentre ero a Reggio Calabria in missione, tramite un collega, amico in comune, ma ormai troppo tardi per raggiungerlo per un ultimo saluto, però questo "Gallo che becca nella schiena"era troppo feroce: