ringrazio thomas73 per il suo recente diario ;)
Allora, ... come spesso accade quando si legge un libro più volte ci si accorge che alcune cose sembrano NON essere state lette le volte precedenti - fateci caso ;o) e così è stato per il testo del libro in oggetto di questo post:
Teoria armonia, nozioni di arrangiamento - S.Gramaglia
Ieri sera ho riletto il libro e ... arrivato al paragrafo che tra poco riporterò per tutti (non è detto che TUTTI voi abbiate questo libro percui non capireste il diario !) è accaduto che .... è accaduto che non sempre quello che molti affermino sia per forza 'vero', o almeno lo è "in parte" ;)))
SUl brano So What IO mi chiedevo spesso perchè moltissimi lo associassero ad un brano modale per eccellenza; PERCHE' una progressione Re m7 - Mib m7 la condidero 'modale' ?! La risposta ricevuta era sempre quella che è necessario gioco forza utilizzare due scale modali diverse - MA questo per me NON è suonare 'modlae'. PEr me suonare modale significa evidenziare con GLI ACCORDI la scala modale che mi interessa evidenziare !!!
Ed ecco che mentre ri-leggevo il testo .... per la n-essima volta, ... uno come Gramaglia che NON è l'ultimo pirla al 100% mi ha CONFERMATO quello che credevo:
(riporto il testo del primo paragrafo da pag. 129 del suddetot libro. -spero di non incorrere in violazioni del copyright)
-- Vengono considerati, anche se IMPROPRIAMENTE, brani modali quelli tipo So what di Miles Davis o Impression di Coltrane il cui giro armonico è identico: trentadue misure con tstruttura AABA, otto misure per sezione, dove le A sono in D- dorico, l'inciso in Eb- dorico.
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Tutto si gioca sull'"impropriamente" usato da Gramaglia che ..... che conferma i miei dubbi ;)
So what non è un pezzo "modale propriamente detto" ma ... è un brano nel quale si usano due modi, solo in questo senso è 'modale'
E adesso non iniziate con una bagarre - please
Io e Gramaglia siamo dello stesso avviso percui .............. abbiamo "vinto"HAHAHAHHAHHAHHA
SaluToneS