Di solito si tratta di protezioni anti-copia, o che comunque hanno lo scopo di vincolare l'utilizzo che l'acquirente fa del contenuto X acquistato, di modo che non si danneggino in modo diretto o indiretto gli interessi del detentore dei diritti di quell'opera.
Ad esempio, se compri un cd musicale, a causa dei DRM potresti non essere abilitato a creare una copia digitale del contenuto da poterti leggere su un lettore mp3 (a meno di usare un software specifico che eluda la protezione). Nel 2005 i cd musicali commercializzati da Sony installavano nel pc degli acquirenti un Rootkit che agiva sul sistema operativo, ed è stato solo in seguito a battaglie legali che il colosso asiatico ha sospeso questa incredibile scelta.
Oppure, se compri un ebook (testo in formato digitale), potresti essere abilitato a leggerlo solo con alcuni ebook-readers e non altri, in base alla compatibilità con il DRM che il distributore ha "impiantato" nel file acquistato.
La questione è spinosa, noi appassionati di musica la conosciamo da tempo e siamo consapevoli che la resta aperta e controversa. La legislazione e persino l'idea di copyright vanno aggiornate all'ambiente digitale, SOPA / PIPA / ACTA ci hanno anche dimostrato di quanto urgente sia metterci mano.
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Non voglio però qui parlare di DRM applicati alla musica, ma ai testi. Chi di noi possieda un ebook reader e abbia comprato testi elettronici, saprà che a volte un ebook acquistato da un qualsiasi store crea molti problemi proprio a causa dei DRM: non di rado ci si troverà nella necessità di usare qualche "trucchetto" non legale per rimuovere la protezione e poter finalmente leggere ciò che si è acquistato. Il problema appare addirittura più grave e controverso che non per la musica: cosa accadrà quando tutta la produzione letteraria sarà disponibile in formato digitale? Una cartella zippata con dentro 100.000 libri in formato epub (il formato standard) peserebbe meno di un filmato in HD.
Il DRM crea seriamente molti problemi a chi acquista regolarmente gli ebook, ed è tut'altro che inviolabile. Quindi la grande industria prova a proteggesi con software e hardware assieme: un gigante dell'editoria elettronica come Amazon vende un proprio ereader (il Kindle, che a differenza degli altri readers legge solo il formato *.mobi) e tramite quello cerca di fare in modo che l'utente fruisca di testi comprati solamente su Amazon.
Analizzato fino alle estreme conseguenze, si apre un vero dilemma sulla compatibilità tra la cultura e il capitalismo come l'abbiamo conosciuto fino ad oggi. Arriviamo alla domanda più scottante di tutte:
>si possono eliminare i DRM senza eliminare la proprietà privata?<
Fornirò risposte che vi sembreranno provocatorie ma non lo sono affatto, la prima in particolare descrive uno scenario assolutamente realistico.
Ipotesi 1 - tecnica
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Facendo in modo che i computer non siano più macchine adatte a ogni lavoro ma abilitate solo a determinate azioni (Seguendo Apple, la strada non sarebbe lunga. Se le aziende che vendono contenuti distribuissero iCosi [iPerblindati] gratuitamente, sarebbe fatta: molti li vorrebbero e accetterebbero il "cappio" conseguente. Le scuole accetterebbero al volo, ma chissà con quali vincoli)
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Vendendo ereaders che leggono solo un formato proprietario venduto da un solo negozio, i cui libri siano accessibili solo da un cloud e non scaricabili (Seguendo Amazon, la strada non sarebbe lunga)
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Impedendo l'accesso anonimo a internet e riducendo la privacy degli utenti, abolendo lo storage privato in favore di un cloud aperto ai controlli. Eventuali periferiche di memoria offline saranno collegati indelebilmente a un'identità personale.
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Tutte queste cose assieme, o miste.
Ipotesi 2 - monacato Gli scrittori siano poveri per decreto, oppure: come gli sportivi professionisti si fanno fiamme gialle pagati per gareggiare, gli scrittori si facciano monaci per avere di che vivere.
Ipotesi 3 - selezione della classe intellettuale Si è scritto talmente tanto che è ora di tagliare questi eserciti di sbiascicatori pseudointellettuali, la produzione letteraria passata basta. Per pubblicare qualcosa si dovrà passare una selezione strettissima, i pochi eletti saranno mantenuti dallo Stato e pubblicheranno testi distribuiti gratis o a 0,50 cent.
Ipotesi 3.1 - trollica Per vivere da scrittore ti devi iscrivere ai kommunisti cinesi dove produrrai lodi al Popolo e alla Rivoluzione. Nel mondo "libero" la scrittura sarà mestiere per pubblicitari, ghost writers e portaborse, giustamente considerato dall'opinione pubblica come qualcosa di suqlificante.
Ipotesi 4 - utopica Puntare su un forte innalzamento della cultura media, che allarghi anche il numero di consumatori di cultura, innescando un circolo virtuoso che incrementi fruitori e partecipanti al dibattito culturale. Si comprenderà che è con le idee che il mondo avanza, e sarà interesse di tutti contribuire al sostentamento dei valenti tra i produttori originali di idee. A readings e dibattiti di qualità elevata si parteciperà pagando un biglietto di accesso come ai concerti, e le idee contenute nei testi, in sede live saranno messe anche in scena con attori, musica e video.