Il recente diario di Pastrana75 (http://people.accordo.it/journals/pastrana75/2011/04/51594/e-se-rompete-la-paletta-di-una-gibson-nessun-problema.html) mi spinge a... fare outing :)
Qualcuno ricorderà la mia LesPaul Junior faded cherry, recensita tempo fa assieme alla sorellina glossy sunburst.
L'ho acquistata usata e mi è stata spedita con un imballaggio molto accurato: scatolotto originale Gibson e profusione di pluriball e polistirolo. Un lavoro ben fatto e meticoloso, praticamente a prova di bomba. O perlomeno così credevamo, sia io sia il venditore.
Invece, all'apertura dell'imballo un brivido mi è corso lungo la schiena (mi si sarebbero anche rizzati i capelli, ma...), quando ho notato una sospetta fessurazione alla base della paletta. AAAAAAAARGHHHHH!!!!
Un esame più attento mi ha rivelato che le cose stavano molto, MOLTO peggio di quanto potesse sembrare: la paletta era "aperta" trasversalmente da parte a parte, in ptratica stava attaccata per miracolo...
Per chi è debole di stomaco suggerisco di cambiare canale, perchè seguono le foto delle orrende ferite. Roba molto forte, anche se in foto sembra meno grave. La paletta poteva essere girata e piegata di diversi gradi senza sforzo, e si erano rotti perfino il copri-trussrod e la superficie anteriore in plastica nera.
Devo dire che il venditore, dispiaciuto, si è immediatamente offerto di riprendersi lo strumento e restituirmi i soldi. Vista la sua eccezionale correttezza e visto che io stesso, quando vendo uno strumento, specifico a chiare lettere "spedizione a carico E RISCHIO dell'acquirente", ho pensato che fosse coerente accettare le sfortunate conseguenze della spedizione. Così, superato il primo momento di sconforto, ho agito.
Armato di blocchetti di compensato, morsetti e... cartaforno, che funziona benissimo per evitare incollaggi indesiderati, aiutato da mio figlio Francesco che teneva divaricati i lembi dell'atroce ferita (per fortuna non ho foto di questa fase...), ho riempito le ampie fessure con... abbondante colla vinilica! Lo so, c'è di meglio, ma in questo caso le fessurazioni erano così "pulite" da combaciare perfettamente e ho ritenuto che fosse sufficiente. Ho clampato il tutto e ho lasciato riposare per oltre 24 ore.
Nel frattempo ho ricostruito minuziosamente i frammenti della coperchietto del truss-rod. Questa volta ho usato l'Attak, però :)
Con innegabile emozione ho rimosso i morsetti, constatando con soddisfazione che le giunzioni risultavano pressochè invisibili, rendendo praticamente superfluo un intervento di carteggiatura e conseguente ritocco (piuttosto arduo). Le prove di torsione e sforzo sono state superate, e il confronto con la paletta integra della sorella mi ha convinto della riuscita dell'operazione.
Il fatto che la "rossa" sia tuttora perfettamente funzionante, mi fa pensare che tutto si sia risolto nel migliore dei modi-
Appendice sulle spedizioni e sugli imballaggi.
Come accennavo, la chitarra era stata imballata con molta cura, forse troppa: gli strati di pluriball erano molti e molto aderenti, ed evidentemente hanno perso in questo modo parte del loro effetto ammortizzante. Ad aggravare la situazione ha concorso l'intervento -in totale buona fede- del venditore, che ha allentato le corde della chitarra: la paletta si è rotta a causa di una torsione all'indietro, la direzione nella quale risulta più debole, per via dell'andamento della venatura; se la chitarra fosse stata regolarmente accordata, forse (FORSE) la contro-tensione delle corde avrebbe limitato la torsione.
In definitiva, il mio consiglio per un corretto imballaggio di una chitarra, in particolare se Gibson con manico '60 slim taper, è di bloccare tutto lo strumento con pluriball e polistirolo, ma SOLO FINO ALL?ALTEZZA DEL PRIMO FRET. Da lì fino alla punta della paletta, l'imballo deve essere "morbido", in modo da rendere impossibile qualsiasi leva sulla delicata parte.
Allentare le corde può andare bene, ma non più di mezzo tono.
Bisogna trarre insegnamenti dalle "disgrazie", no?