Fioriscono negli ultimi giorni i post sulle pedalboard "prêt-à-porter". Mi è venuta così voglia di cimentarmi, tenendo comunque l'occhio attento al contenimento delle spese.
Quella che presento stasera è una pedalboard "da studio", concepita per un uso indoor e con qualche concessione all'eleganza arredativa. Niente impedisce, tuttavia, di alloggiarla in un case di alluminio per portarsela in giro.
Tengo a sottolineare che i pedali sono stati inseriti a solo scopo dimostrativo. Non sono una chain e non pretendono di esserlo.
L'idea è semplicissima. Una lastra di plexiglass di 50 x 25 cm, spessore 4 mm (costo: circa 3 euro), sostenuta da piedini autoadesivi in gomma antisdrucciolo trasparente, sistemati in due file da cinque nella zona immediatamente sottostante ai pedali, e bilanciati da altri tre disposti nella parte superiore, che non deve sopportare la pressione del piede durante l'attivazione dei pedali (costo: poco più di 2 euro).
Nella metà inferiore della lastra corrono due strisce di velcro adesivo da 5 cm di altezza (costo della confezione da 1,5 mt: poco piu di 10 euro e resta la parte corrispondente di Velcro maschio per i pedalini), separate da un intervallo di 2 cm, in modo da ottenere una superficie di ancoraggio che rispetti i 12 cm canonici dei pedalini tipo Boss. Nulla impedisce però, se necessario, di ospitare una seconda fila di pedali nella parte superiore della lastra.
All'insegna del risparmio, il cablaggio è stato effettuato con 3 minicavi Proel (costo complessivo: 4.50 euro), che non sono i George'Ls, ma possono andare.
Visti gli scopi della Minipedalboard, infine, ho optato per un'alimentazione solo a pile. C'è però lo spazio per una daisy chain, il cui estremo (femmina) rivestito da una cravatta di Velcro, può essere ancorato al tassello che si vede in alto a destra, in modo da costituire una vera e propria porta di ingresso per la corrente proveniente da un alimentatore.
Et voilà ... ecco pronta al costo di circa 22 euro una civettuola Minipedalboard, con velleità di design post-moderno.
PS: qualcuno avrà notato che non ho resistito alla tentazione di presentarvi altri tre esemplari della mia minuscola collezione di Boss vintage (o quasi) ....