di Claes [user #29011] - pubblicato il 09 aprile 2021 ore 20:51
Sono a quel punto coproprietario con Ermanno Velludo di Suono Recording Studio ai Tre Garofoli in campagna, Villa Condulmer come vicino e probabilmente eravamo il primo residential studio in Italia - c'era un piccolo albergo con ristorante 5 minuti a piedi e noi eravamo in un stalla adibita a studio di registrazione in una vecchia fattoria, Questo era nel 1973-74 ed ero tornato dalle parti di Venezia dopo un periodo a Milano. Ci viene richiesto di lavorare su quello che sarà il primo LP da solista di Maurizio Arceri. OK per telefono, mandatecelo al SRS. Invece, arriva il direttore artistico del label con cassette di demo dicendo, appena visto lo studio qui non ve lo mando - non è come uno studio a Milano. A mai più... La risposta è stata di "occupare" prendendo in ostaggio lo studio, registrare il tutto e mandare la base a Milano con messaggio di prendere o lasciare la base e a Milano non si va` - arrangiatevi voi se proprio volete la nostra base. Poi usata! E ci hanno pagato l'ostaggio.
Il discorso è quanto può succedere nel rapporti di musicisti con una casa discografica, producer, artista e magari altra gente che si intromette. O il cantautore che vuole pure fare da producer. Mi è anche capitato chiedere chi è l'artista che canterà? volendo avere ragguagli per una session. Il direttore d'orchestra mi ha detto boh, facciamo basi per Sanremo e la casa discografica sceglierà chi canta (sottointeso che era seccatissimo pure lui).