di Leon Ravasi [user #4] - pubblicato il 30 maggio 2004 ore 10:32
Nada=niente, nulla. Ma Nada, in questo caso=dolore. Partiamo da una dichiarazione di Howe Gelb, leader dei Giant Sand e autore di "Classico", il brano che chiude l'album (prima di due strazianti ghost track): "Nada ha letteralmente respirato vita dentro la canzone". C'è tutto. L'intero album, "Tutto l'amore che mi manca", introdotto da uno scioccante cuore di pietra in copertina è un urlo di dolore protratto e continuato. Con l'ipnotica ripetitività con cui nei manicomi le parole si spezzano, rimbalzano, si frantumano e ricadono in pezzi, così Nada affronta, senza lucidità e con l'anima esposta come una ferita, il tema del dolore e della solitudine.