di Leon Ravasi [user #4] - pubblicato il 23 gennaio 2004 ore 17:30
Da qualche tempo in qua, tutte le sere, compro il mio biglietto e mi siedo in prima fila. Mi tolgo sciarpa e cappotto e li dispongo sulla sedia di fianco. Allungo le gambe, faccio scrocchiare le dita e appoggio la schiena allo schienale. In perfetta letizia mi accingo allo spettacolo. Eccolo che inizia! Sento già il ruggito dei leoni e le risate dei clown. Sento questo acre fortore che mi prende le narici. Solo il tempo di pensarci che la musica è già iniziata e la sarabanda è partita. Durerà 57’e 10”, al termine dei quali, esaurito gli applausi di rito (ma sentiti e meritati) mi alzerò e rimetterò da capo il disco. Perché questo è “Circobirò”. Le morbide e rotonde note di un basso che introducono l’orchestra, poi funamboli, violinisti, giocolieri, mercanti e pifferai. Un piccolo capolavoro.