di FBASS [user #22255] - pubblicato il 14 aprile 2014 ore 01:53
Si racconta che nell'alto Medio Evo, cioè uno dei periodi più bui del passato, uno dei Papi erranti che cercava di ricucire il tessuto sociale e della della fede cristiana in crisi, avesse trovato un monastero su un monte solitario che portava scritto sulla porta d'ingresso " Santa Confraternita dei Monaci Senza Pensieri"; il pontefice che di pensieri invece ne aveva tanti, disse al suo cardinale segretario che avrebbe pensato lui a mettere in testa ai quei monaci un pensiero gravissimo. Chiese del Priore ed annunciò allo stesso che se entro 48 ore non gli avessero fornito l'esatta distanza tra la terra e la luna, avrebbe passato tutti i monaci per le armi, Priore in testa, ma senza più la stessa che egli personalmente avrebbe provveduto a spiccare dal collo con una mannaia. I monaci a questo punto, dopo un giorno intero di pensamenti senza sosta, non sapevano più come fare per uscirne indenni ma alla fine il sagrestano, scarpe grosse e cervello fino, disse di poter risolvere il tutto a patto però di essere eletto Priore al posto di quello in carica. Quando l'indomani si presentò il Papa con gli armigeri, fece trovare un grosso carro agricolo su cui aveva caricato una matassa enorme costituita da una lunghissima corda in canapa, asserendo che quella era l'esatta distanza tra la luna e la terra e se sua Santità non ci credeva, se l'andasse pure a rimisurare da solo... Salvando così "crapa" e cavoli. Come raggiungere la luna, nostra icona del romanticismo con il suo bacio nascosto, è cosa fatta dal 20 luglio 1969, ma forse è meglio che la stessa invece oggi si presenti a noi come faceva con i vecchi romantici del XIX° secolo, Beethoven e Chopin in testa:
Riflettendo: tra la musica e le altre icone di noi musicisti maschietti ( ma non sono razzista), forse c'è da sempre un nesso logico, vedi questi legami chitarra - bellezze prorompenti, Betty Boop inclusa, molto sexy anche se con una testa enorme, però sensuale come sempre e di anni ne sono passati, ahimè :
Scherzi a parte le icone del Rock&Roll ci sono e ve ne presento due in formato "Poster", tratte però da immagini realmente comparse sulle riviste degli anni 50, in primis lui, Elvis the Pelvis, poi il famosissimo Chuck Berry (quì Gibson la fa da padrona contrariamente alle succitate bellezze con Fender in vantaggio)
Anche le mode furono legate ai gusti musicali in vigore, qualche volta pacchiani ma anche gotici o sobri, esempio il contrasto tra il movimento Hippie e le tendenze Neo-Classiche in vigore, cosa buona e giusta :
Chiudo con l'Icona per eccellenza, la pergamena della "Laurea" che anch'io ho appeso sulla scrivania, quella rilasciatami dalla Federico II° di Napoli in "Ingegneria Elettrica" però e non questa oggi molto attuale