Natale A Modo Mio è il titolo dell'ultimo album del chitarrista jazz Sally Cangiano, ma è anche un'opportunità per conoscere la musica che ha accompagnato gli Accordiani durante la pausa natalizia.
Solitamente, le vacanze di Natale sono scandite da una colonna sonora ben precisa. Oltre ai soliti canti e le musiche degli immancabili "Una Poltrona Per Due" ed "Edward Mani Di Forbice", c'è quasi sempre un disco a cui si dedica più tempo che agli altri. Diventa a sua volta una sorta di colonna sonora di quel periodo e, nella nostra mente, sarà sempre legato a quei ricordi. Cavalcando l'onda natalizia, il chitarrista campano Sally Cangiano ha presentato di recente il suo nuovo Natale A Modo Mio. Il disco, principalmente composto da canzoni natalizie rivedute in chiave jazz, contiene anche alcune perle per tutte le stagioni.
Ciò che colpisce dal primo momento è l'impostazione del disco. Contrariamente a quanto accade con molti adattamenti jazzistici moderni, Natale A Modo Mio non cerca di far leva su armonie complicate e virtuosismi estremi. Sally Cangiano, piuttosto, punta tutto sul calore del trio batteria-contrabbasso-semiacustica e sulla musicalità della forma canzone, sebbene gli arrangiamenti risultino anche piuttosto complessi, se analizzati attentamente. Tutti i brani hanno una durata relativamente breve per il genere, in alcuni casi rientrando perfettamente nei canoni tipici della musica pop e delle edizioni radiofoniche. Anche gli assolo sono dosati con cautela, in modo da non affaticare mai l'orecchio e risultare perfettamente gradevoli anche a un pubblico poco vicino alle classiche session jazzistiche. Quello che non manca mai, invece, è il canto a condurre il tutto.
Sally canta sulla maggior parte della tracklist, che si apre con i grandi classici "Bianco Natale" e "Jingle Bells". Canzoni del genere potranno essere anche inflazionate, ma il nuovo arrangiamento dona loro una luce diversa e fresca. La terza traccia, "Quanno Nascette Ninno", è un ottimo tributo alle origini dell'autore. La canzone è uno storico adattamento in napoletano di "Tu Scendi Dalle Stelle", che arriverà comunque più avanti nel disco. Si cambia del tutto tenore con "Over The Rainbow", "Fragile" e "Round Midnight", che nelle sue innumerevoli versioni non stanca mai, e questa versione non fa eccezione. Usciti dalla tradizione sacra nostrana e attraversata quella profana estera, si torna in chiesa, ma dall'altra parte del mondo. Lo swing lascia il posto a sonorità più ricche di groove, in direzione del soul, con "Happy Days". Con due cambi drastici di rotta, Sally ci riporta per un attimo in Italia con "Tu Scendi Dalle Stelle" e subito dopo negli USA con "The Flinstones", unico brano strumentale del disco insieme a "Round Midnight". Nel fraseggio, nella forma e nelle sonorità, il pezzo è un perfetto esempio di tradizione bebop. Con la famiglia preistorica che ha segnato l'infanzia di quasi tutti i presenti, il Natale non c'entra un bel niente, ma l'atmosfera è bella che creata ormai, quindi non resta che mettersi comodi e godersi tutte le escursioni solistiche del trio al completo, sempre dotate di una gran musicalità e con un eccezionale senso della melodia, anche con un metronomo spinto come si deve e con virtuosismi che di certo non scarseggiano. Sarebbe già un bel finale per l'album, ma il chitarrista decide di regalare una traccia bonus, una versione live di "Again I Say Rejoice". A un coro gospel è affidata la parte cantata. L'energia della formazione cresce fino al solo di chitarra, breve e intenso, a cui segue il turno del basso elettrico. Lo spazio maggiore è affidato alla canzone, quindi si riprende col ritornello dopo poche battute e il tutto si conclude in un'esplosone di acuti a dominare il coro.
Natale A Modo Mio di Sally Cangiano ha accompagnato la chiusura del 2013 il casa mia e credo risuonerà nella mia mente ancora per un bel po', riportandomi ai ricordi natalizi. Qual è stato, invece, il Natale a modo vostro quest'anno?
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