di FBASS [user #22255] - pubblicato il 14 giugno 2013 ore 14:32
Correva l'anno 1947, quando negli U.S.A. un certo Nathan Daniel, un tecnico musicista che originariamente fabbricava amplificatori, soprattutto per altre "Brand" come la Epiphone, fondò la Danelectro, ditta specializzata nella costruzione di chitarre, bassi, amplificatori e pedali effetti, inizialmente per la Sears, Roebuck e Montgomery Ward. Il primo strumento che produsse con il proprio marchio Danelectro, fu una chitarra nota come "Modello 1954", era un unico pezzo di pioppo ricoperto di tweed e due originali "pickup single-coil inseriti in tubetti di rossetto", per questo furono chiamati lipstick, ed erano collegati in serie anziché in parallelo, con selettore a 3 vie, la chitarra era sprovvista di truss-rod ( poi si può constatare che tutti questi modelli avevano un listello in alluminio a sezione quadrata cava che attraversava tutta la chitarra, Nathan Daniel iniziò a utilizzare materiali identici sia per Danelectro che per Silvertone, un marchio utilizzato da lui per la produzione di strumenti per altre case, cioè un pezzo unico di pioppo, ricoperto di masonite, parzialmente verniciato e dotato di bolcco attaccacorde-ponte in acciaio inossidabile, con applicato un semplicissimo listello di palissandro a sezione triangolare come ponte vero e proprio, quest'ultimo perfino inclinabile poichè era fermato da una sola vite che ne permetteva la rotazione, strumenti poi sempre dotati dei famosi pickup “lipstick” ). Ma quello che destò l'attenzione del grosso pubblico fu immesso sul mercato solo nel 1956, era uno strumento rivoluzionario, una chitarra-basso a 6 corde ma con scala intermedia ( la lunghezza della scala per varie chitarre baritone varia da 27 pollici a 30,5 pollici e lo spessore delle corde dallo standard acustico .012 - .054 pollici allo .017 - .095, sempre in pollici ), un pickup soltanto sempre del tipo lipstick, inclinato, ed un suono ad "Elastico Rilasciato" che lo fece subito preferire, con l'aggiunta del solo reverbero, nell'esecuzione di colonne sonore dei film Western ( Spaghetti Western compresi e solo un lustro dopo, è quello in basso a sinistra nella seconda immagine d'apertura ). Fu chiamato da tutti "Tic-Tac"ed è la "Baritone Guitar" per eccellenza ( oggi riproposto in più modelli, vedi quella a destra in alto nella prima immagine d'apertura, ma non sono riuscito a trovarla a Napoli e dintorni ). Nel 1966 Daniel cedette l’azienda alla Music Corporation of America (MCA) che un anno dopo introdusse le serie Coral, con modelli hollow body, e Seritar. L’intento principale era quello di vendere tali chitarre a distributori diversi da Sears, ma solo 3 anni dopo la stessa MCA si vide costretta a chiudere la fabbrica a causa delle vendite molto scarse ed il tutto fu acquistato da Dan Armstrong e prodotto tramite la Ampeg. Le chitarre costruite in quel periodo triennale però erano vendute senza marchio, con un solo pickup humbucker e non più i sempre usati lipstick. La produzione Danelectro proseguì poi per qualche anno, finché le chitarre non furono vendute col marchio Armstrong, ma di positivo ci fu in questi periodi la nascita di un altro modello di chitarra e che fu subito preferito da molti musicisti di quell'ultima era "Beat-Hippie". Propio negli anni 60s, le "Longhorn", sia chitarre che bassi, furono viste usare da un gruppo all'epoca in vetta alle classifiche, gli Shocking Blue, interpreti di un brano storico,"Venus" ( tutto questo avvenne sul finire degli stessi anni, circa nel 1969, ma la loro introduzione sul mercato risale ancora al periodo Danelectro di Natan Daniel, cioè all'anno 1963, documentato dalla pagina del catalogo allegato ). Però io ne ho posseduto solo il basso ad inizio anni 80s, identico a quello nella foto sottostante, color "Pink-Sunburst", con body in masonite e laminato, con due lipstick inclinati, dal suono profondissimo, cioè alla "Rockets", gruppo della "Disco Music" di fine anni 70s, vestiti con tute semi-spaziali color alluminio e col capo rasato a zero ( precursori anche in questo caso ), il cui bassista ne usò uno in molte occasioni, specialmente nelle apparizioni a "Disco Ring" degli anni 1979-1980 ( oltre ad un Rickenbacker 4003 ), il loro album più famoso fu "Galactica" ( ma c'erano in giro anche altre chitarre, nostrane e del tutte identiche, le Dynelectron by Meazzi, vai a http://www.fetishguitars.com/?s=dynelectron ):
Ma un'altra idea vincente era nelle menti e nelle intenzioni dei responsabili della ditta, nel 1969, dopo il periodo "Mistico dei Beatles", la Danelectro introdusse sul mercato un "Electric Sitar", oggi abbastanza ricercato ( seguito da altri strumenti un po' fuori dall'ordinario ):
Negli ultimi anni 90s, la Evets Corporation incominciò la recente riproposta sia degli amplificatori Silvertone ( cioè la ditta legata già agli inizi a questa descritta e che ha prodotto molte chitarre del tipo ampli-case, compreso la mia 1448 del 1961, insieme ad altri modelli invece prodotti dalla Valco e dalla Teisco, però sempre marcati Silvertone ), che delle Danelectro Guitars, compreso anche la produzione degli "Effects Pedals & Small Amplifiers", sempre marcati Danelectro. Le chitarre prodotte ai nostri giorni sono di due serie, la serie Pro, introdotta già storicamente nel 1959, caratterizzata da un body di compensato e masonite a forma trapezoidale doppia, manico in acero con tastiera in palissandro e dotata di soli 19 tasti, dotata di ponte-attaccacorde con sellette regolabili ed i due single coil “lipstick” collegati in serie, e la serie Hodad, con il body in masonite a doppia spalla mancante e design asimmetrico, ponte identico e manico in acero con tastiera in palissandro dotata invece di 21 tasti, con due pickups humbucker in alnico in dotazione, splittabili e sempre collegati in serie ( vedi la seconda e terza immagine sottostante, cioè dopo quella dei "pedalozzi" ) :
C'è anche da dire che la Evets Corporation, nel 2001, fermò la produzione delle chitarre Danelectro per riprenderla poi a partire dal 2006, anche se in numero limitato ( io sto cercando la Baritona da allora e dopo tre tentativi infruttuosi, con recupero forzato, mediante ripiego su altri strumenti, degli anticipi da me versati, non dico di averne smesso la ricerca ma forse l'ho indirizzata al solo reperimento di una Tic-Tac originale d'epoca ). Eccovi una fotografia relativa agli amplificatori Silvertone Vintage, poi un video sulle Baritone Danelectro e relativo legame con gli "Spaghetti Western", più altri 2, di cui uno sull'uso della baritona e l'altro sul vintage, alla prossima da Ciccio il Napoletano: