di maccarons [user #20216] - pubblicato il 21 aprile 2011 ore 18:23
E che diario sia:)
Sono qui a scrivere di emozioni,emozioni che sento come la prima volta,nonostante siano passati decenni,forse più di tre madò,stamattina viaggiando in autostrada accendo la radio e come al solito sintonizzo Radio 24,la musica che trasmettono i network per me è inascoltabile,cosa volete la vecchiaia,ma dopo qualche minuto decido di ascoltare un cd,ultimamente è sempre il solito che gira nel lettore,le covers di Santana…la pigrizia vabbhè…faccio uno sforzo,apro la custodia porta cd e scelgo un alternativa,vediamo…Eagles,Vannelli,l'ultimo lavoro di Lukather,trilogia Morricone,ultimo di Clapton,una mia raccolta,meglio di no andiamo avanti, vediamo…Tizio Caio Sempronio…no…ma eccolo,si,Boston “Don’t look back”.volume su,anzi,un po’ di più e…via,non vi dico,anzi vi dico si,stavo ascoltando del sano rock.La mente va a ritroso alla loro scoperta, un flashback talmente chiaro che lo ricordo come fossi sotto giuramento,nonostante l’era giurassica trascorsa,il colpo di fulmine esiste e come.
Mi stavo facendo la barba,radio accesa,no quella non la ricordo quale fosse,il branoparte senza annuncio,voce e piano,però, dico dentro di me,man mano il pezzo cresced’intensità,quel però diventa acc…che diventa azz…e poi putt…e dopo madò e chi sono questi? Suoni stratosferici per le mie orecchie registrazioni impeccabili (Tom Scholz) per quegli anni,Hammond,organo a canne,Les Paul a manetta con suoni crunch stupendi, melodie armonizzate per terze quinte e quant’altro e per ultima ma non ultima,una voce altissima bellissima,tutto concentrato in un mix di armonia, melodia a volte potente a volte dolcissima,ma sempre con tono e gusto alla fine il brano termina dolcemente con un bridge di piano,e finalmente lo speacker lo presenta:“A man I’ll never be” Boston. Da quel giorno non ho mai finito di ascoltarli, nonostante la voce del mai troppo compianto Brad Delp (R.I.P.) è venuta a mancare,qualche anno fa decise di andare a cantare altrove,la in alto.