di stefano58 [user #23807] - pubblicato il 15 febbraio 2011 ore 18:29
Iain David McGeachy, ai più noto come John Martyn , ci lasciava il 29 gennaio di due anni fa, una polmonite maledetta ci portava via uno dei musicisti più innovativi dell'era moderna.Catalogare i suoi dischi è impresa ardua , spaziando le sue opere tra folk ,jazz,blues,insomma Musica!
I suoi arpeggi eterei o le nervose cavalcate, la voce usata come strumento modulare , quasi un sax ,perfetto per disegnare atmosfere contrastanti , ora oscure e malinconiche , a volte capaci di ispirare una quieta serenità, ma sempre pronte a toccare corde profonde e istintive.
Quanto ci è venuto a mancare solo il vuoto che ha lasciato nel panorama mondiale potrà dirlo, lo scozzese beffardo ci regalerà sempre buone emozioni.Dovendo scegliere qualcosa che non fossero le solite May you never , superba ma già postata , o solid air , altro brano incredibile, ho provato con alcuni pezzi che possono fare un breve , ma insufficente ritratto di un grande della musica.